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GRUPPO ENERBIA
Concerto con danze libere
BIGLIETTO UNICO 8€
Maddalena Scagnelli violino e voce
Gabriele Dametti piffero
Franco Guglielmetti fisarmonica
Il concerto, che evoca il verso di un canto popolare, vuole far rivivere la dolcezza e il desiderio che accompagnano l’attesa di una festa da ballo in uno scenario notturno grazie all’esecuzione delle più belle melodie strumentali del repertorio dell’Appennino Emiliano.
Valzer, struggenti canzoni d’amore e viaggio, serenate e canti legati ai riti agricoli: il Gruppo Musicale Enerbia mantiene ininterrotto il filo che unisce la musica colta e quella popolare dello straordinario territorio delle Quattro Province, la zona
ENERBIA
Il gruppo è formato da Maddalena Scagnelli, voce e salterio ed è responsabile per la ricerca musicale e gli arrangiamenti; Franco Guglielmetti, fisarmonica; Gabriele Dametti, piffero; Massimo Visalli, chitarra; Claudio Schiavi, doppio basso.
Il lavoro di Enerbia, uno dei gruppi italiani più attivi nel campo della musica antica e tradizionale, è strettamente legato alla valorizzazione del repertorio musicale del Nord Ovest italiano, dalla parte pianeggiante sino all’Appennino.
Il corso del fiume Po tra Lombardia ed Emilia, è la porta settentrionale di un territorio che parte da Milano e attraverso le valli appenniniche giunge al mare. Fin dall’antichità questi territori connettono il mondo continentale europeo con il Mediterraneo attraverso le antiche Vie del Sale e la Via Francigena con le sue varianti. Questo paesaggio fisico trova riscontro nel paesaggio sonoro, trasmesso oralmente nella musica tradizionale, ancora oggi vivissima, ma anche nei manoscritti musicali dei più importanti archivi storici, tra i quali quelli oggi conservati a Milano alla Biblioteca Ambrosiana e a Torino alla Biblioteca Nazionale.
Il mondo del cinema ha ospitato e valorizzato molte produzioni del gruppo. Tra le collaborazioni principali quella con ERMANNO OLMI. Altre collaborazioni con Giuseppe Bertolucci, Alessandro Scillitani, Marco Bellocchio.
Il gruppo è stato anche ritratto da PAOLO RUMIZ, il più noto scrittore di viaggio italiano, editorialista del quotidiano La Repubblica, nel suo libro “La leggenda dei monti naviganti” (Feltrinelli Editore) che raccoglie uno straordinario reportage dedicato all’Appennino italiano.
La bellezza di questo repertorio si unisce a una straordinaria vitalità. Presenta numerose forme di danza, canti struggenti, solistici e corali, strumenti originali come il piffero, un oboe popolare e la zampogna chiamata piva emiliana. Lo strumentario tradizionale comunque è molto vario comprende anche il violino, la fisarmonica, la chitarra, il contrabbasso e la ghironda. Il repertorio sacro e medievale, in particolare quello legato agli Antifonari del tardo medioevo e ai trovatori, è invece proposto con strumenti come l’arpa gotica, il salterio, le percussioni, la ghironda.
Il gruppo è stato ospite musicale nei media radiofonici quali Radio Tre Rai e Radio della Svizzera Italiana oltre che nei maggiori canali televisivi. Innumerevoli sono state le partecipazioni ai Festival letterari e musicali, quelle nei programmi della televisione italiana pubblica e private, le collaborazioni con le Università italiane, le istituzioni culturali e quelle museali. In particolare negli ultimi anni le progettazioni del gruppo esplorano i legami con il mondo della letteratura e dell’arte.
Tra le collaborazioni più recenti quella con il Museo verdiano di Casa Barezzi (Busseto), con il Museo del Novecento (Milano), con la Galleria Ricci Oddi (Piacenza), con la Biblioteca Ambrosiana (Milano), con il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari (Roma), con il Museo Ettore Guatelli (Parma), con i Musei di Palazzo Farnese (Piacenza), con Badia Cavana (Parma), con il Museo Poldi Pezzoli di Milano, con il FAI.
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