Valentina racconta la propria storia di madre e il tempo della rinascita con la voce viva dell’Amore. Madre e figlia sono in cammino, attraverso una connessione che non si interrompe.
Sul palco, tre figure femminili; tre zone dell’anima; tre tempi della vita; tre sfumature del dolore e della gioia che si susseguono, si inseguono, per poi trovare luce e ristoro l’una nell’altra.
Da un lato del palcoscenico la realtà: Valentina, la mamma, racconta ciò che è successo con parole semplici, concrete, “come parlare ad una amica”. Dall’altro lato il sogno: il Personaggio/Madre, composto dalla sostanza densa delle emozioni, fa da contrappunto poetico al racconto di Valentina.
Dietro di loro, si muove l’invisibile: l’anima di Gaia, dapprima spaesata, riscopre se stessa nella “nuova vita al di là del confine” e riesce ad entrare in contatto con le due parti della madre divise dal dolore per rimetterle in contatto armonioso. Il canto e la danza si intrecciano, elevano il contenuto emotivo a metafora universale, accompagnate e fuse dai colori e le forme del Video Painting che catalizza, dalla sala, le energie creative e le sublima.
Il Pubblico è testimone di un evento trasformativo, durante il quale il dolore si apre alla luce e le energie si rigenerano attraverso la condivisione.