Spettacolo immersivo liberamente tratto dalle opere di Pier Paolo Pasolini
Il clown ispirato al pensiero di Pasolini racconta le contraddizioni del nostro tempo.
Calderon d’Inferno è uno spettacolo dedicato ai mali del nostro tempo visti con l’occhio del clown contemporaneo e attraverso la voce che emerge dalle opere di Pier Paolo Pasolini: il consumismo con i suoi mille tentacoli ha cambiato il volto della nostra nazione, distorto le prospettive e le aspettative per i nostri figli, sin dagli anni 60 del boom economico, anni in cui Pasolini già prevedeva la perfetta disfatta della naturalità dell’uomo ed auspicava l’avvento di All dagli occhi azzurri, che dall’Africa avrebbe invaso la terra, nuovo proletario, a recriminare il diritto di essere «realistici» e «mitici» di tutti gli esseri umani.
Ripartendo dalla figura dei meravigliosi personaggi che portano il sorriso come forma di ingenuità creati da P.P.Pasolini ed interpretati nelle sue opere cinematografiche da Ninetto Davoli, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e - primo tra tutti, anche se ultimo - Totò, il clown contemporaneo che il Collettivo Mel porta in scena si ricongiunge al desiderio di natura che le nuove generazioni stanno riportando alla luce e porta una voce alta e decisa verso il credo in una vita libera dai condizionamenti della nuova dittatura della società dei consumi.
Cosa accade in scena in Calderon?
Stella e Giovanni invitano a cena tutto il paese per condividere un progetto importante di edilizia urbana, progetto che coinvolge nel presente e nel futuro tutti i cittadini, coinvolgendo il territorio tutto. Durante la cena si deciderà cosa fare o non fare a tal proposito. Il progetto edilizio sarà scelto tra le opere già realizzate o che si devono realizzare nel territorio in cui lo spettacolo sarà replicato. Giocato sulle note del surreale e del grottesco tragicomico, Calderon d’Inferno accoglie il pubblico e lo immerge in una situazione quotidiana, una cena in casa di amici, una casa borghese, un contegno formalmente amicale dei padroni di casa, Stella e Giovanni. Quest’ultimo, però, è stranamente addormentato in un angolo. La vicenda si snocciola tra realtà e sogno che, durante la cena, fa fare salti temporali da i decenni dagli anni ’60 ai giorni nostri e racconta la degradazione di più di una generazione: l’uomo trascina e deturpa la natura e con essa il proprio corpo, divora i propri figli e le risorse che dovrebbero servire ad essi e al loro futuro in nome del benessere comune. Il pubblico è invitato, non solo a gustare la cena ed il vino serviti dagli interpreti, ma a partecipare ai dibattiti da loro innescati, a danzare in un momento creato per la disco-trash- dance, a partecipare a giochi di ruolo ed anche interpretare inconsapevolmente ruoli che vengono assegnati «a loro insaputa», il tutto in un clima di divertimento scanzonato e di leggerezza.
DATI SIAE in fase di iscrizione
Titolo: CALDERON D’INFERNO
N° opera: xxxxxxx
Sezione: XXX
Autori: XXX
Musiche: XXX
COLLETTIVO MEL
IN CO-PRODUZIONE CON MANICOMICS TEATRO
di e con: Margherita Serra e Leonardo Maria Tanoni
con la consulenza di: Allegra Spernanzoni
Residenza Artistica presso Manicomics Teatro