LUI e LEI si vanno a sposar
lui dice sì lei dice sì
e con un bacio la festa finì...
Una donna sola in scena racconta la sua favola d’amore, non ha bisogno di altro, dice, un matrimonio perfetto nella scatola perfetta della sua casa. Tutto racchiuso lì con lei. La voce del marito divide la sua routine quotidiana, una presenza continua, che non l’abbandona mai. Una voce senza parole, solo melodie. Sembra una meravigliosa promessa d’amore, non è vero?
A ben sentire però sembra che soltanto Lei abbia parole da dire, Lui è solo suono, quellodel violino, che seduce o fa sussultare, ma comunque ripetitivo, senza la forza dellaragione e incapace di comunicare.
Chi guarda è al di là delle pareti, curiosi occasionali che possono spiare dalla serraturasolo stralci di ciò che accade, o allungare l’orecchio per sentire meglio.
Può diventare fastidioso sentire, scomodo spiare, ma la domanda è: si riesce a decifrareanche dietro un muro il suono della violenza? E poi...Che fare?