Quello che accade a questi pazienti, è quello che potrebbe accadere e purtroppo talvolta accade, ahimè, nelle corsie di molti ospedali.
Quanto può essere facile sentire preoccupanti dialoghi surreali tra medici ed infermieri, incontrare stravaganti compagni di stanza sempre pronti ad anticipare una diagnosi, ricevere la visita di parenti che non sanno cosa dire (e portano cioccolatini che non si possono mangiare)!
Dal tragico possibile nasce spontaneo un esilarante sorriso, incredulo, liberatorio, scaramantico.
Uno spettacolo per parlare a tutti. A tutti quelli che sono stati in ospedale, per una ragione o per l’altra, ai malati, a tutti quelli che sono stati malati, a chi ha accompagnato qualcuno in ospedale, a chi ha scoperto un giorno che era malato.
E ci è caduto dentro … come un tuffo improvviso … che sia freddo caldo piacevole fastidioso … sai che il vento è cambiato, come uno schiaffo o come una carezza. Uno spettacolo per far sorridere. Uno spettacolo per parlare a tutti.
O per starsene insieme, in silenzio.