Manicomics Teatro
UN CHILO DI LIBRI PER UN PANINO
Di e con Mauro Caminati e Paolo Pisi Regia Valerio Bongiorno
Teatro clown
Oggi è una giornata speciale: l’inaugurazione della nuova biblioteca della scuola.
Per l’occasione è stato invitato un importante personaggio: il “famosissimo” attore Cesare Augusto Bellavoce che con la sua arte declamatoria e voce suadente leggerà storie, poesie, racconti e quant’altro utile ad intrattenere il pubblico.
L’attesa è grande, il preside è emozionato, il bidello incuriosito, i festoni sono appesi, tutto è pronto! Uno… due … tre! ……eccolo arriva! Ma come…? Non arriva nessuno e nessuno infatti arriverà mai!
Il preside e il bidello, volenti o nolenti sono costretti ad “ improvvisarsi “ attori in sostituzione del grande artista.
I due personaggi sono certo stravaganti, un po’ bizzarri, una coppia che ricorda Don Chisciotte e Sancio Panza che come loro, s’inoltra nei mondi immaginari del Don Chisciotte della Mancha, del Piccolo Principe, del Giovannino perdigiorno, di Sandokan…: la biblioteca è un modo di libri e ogni libro è un mondo. Certo in biblioteca si può trovare di tutto, per ogni curiosità o passione. I due sono capaci di creare col pubblico un’intima confidenza, tra immaginazione e poesia, alternando momenti narrativi a situazioni cariche di grande comicità.
TOC!! TOC!! Bussano alla porta ed ora chi è ????? L’attore Cesare Augusto Bellavoce…? No!!! E’ il prosciuttaio che ogni mese scambia un chilo di libri per un panino…. Anche il bottegaio e il fruttivendolo, ogni mese riportano i libri letti e ne prendono altri in prestito, e poi per riconoscenza offrono in cambio qualcosa di buono come un panino, un frutto o un bicchier di vino. Uno spettacolo in cui la parola si alterna a momenti visivi ed evocativi.
Un gioco teatrale nel quale non mancano situazioni comiche e di movimento, in cui i personaggi diventano ballerini, giocolieri, cuochi e maghi a seconda del libro trovato e della logica drammaturgica.
Dalla parola, alla musica, alla giocoleria, al teatro di figura, alla clownerie, per poi cedere nuovamente il passo al racconto, e suggerirci ancora una volta quanto sia gustoso leggere, e a volte sorprendente.
Leggere, per raccontare di quelle belle emozioni che a volte un libro è in grado di regalare o più semplicemente per dirci quanto i libri siano utili per crescere, perché si sà non si finisce mai di crescere, neppure a novant’anni…….